La nevrosi è un tema centrale nella psicoanalisi, Freud e Lacan, due tra i maggiori esponenti di questa disciplina, hanno contribuito in modo significativo alla comprensione di questo fenomeno.
Sigmund Freud, fondatore/scopritore della psicoanalisi, definisce "nevrotico" quel soggetto che vive un conflitto inconscio tra desideri e pulsioni inconsce da un lato, e le imposizioni delle norme sociali e morali dall'altro. Questo conflitto, che si verifica all'interno della psiche, provoca sintomi psicologici e fisici, che possono manifestarsi in forme diverse, come ansia, fobie, ossessioni o somatizzazioni.
Secondo Freud, le cause della nevrosi risiedono in esperienze traumatiche o non risolte, che si fissano nell'inconscio e continuano a influenzare la vita adulta. Il trattamento psicoanalitico ha lo scopo di portare alla consapevolezza questi conflitti nascosti, attraverso un lavoro di ascolto del racconto del paziente, interpretando i sogni, osservando le resistenze che emergono e con le libere associazioni dei contenuti emersi, tutto ciò per permettere al paziente di elaborare e fare i conti con le proprie questioni che si agitano nell'inconscio.
Jacques Lacan, psicoanalista francese che ha ripreso e rielaborato le teorie di Freud, ha introdotto una dimensione fondamentale: il linguaggio. Per Lacan, la nevrosi non è solo un conflitto tra desideri inconsci e il mondo esterno, ma è strettamente legata alla struttura del linguaggio e alla simbolizzazione (elaborazione e comprensione) della realtà.
Lacan sostiene che il soggetto si costituisce attraverso il linguaggio e che la nevrosi nasce da un difetto o da un blocco nella simbolizzazione del desiderio. Il desiderio, per Lacan, è sempre desiderio dell'Altro: il soggetto non è mai completo in sé, ma si definisce attraverso l'Altro, in un gioco complesso di identificazioni e di separazioni. La nevrosi è quindi una modalità di gestione di questo desiderio non realizzato, che si manifesta attraverso sintomi come ansia, senso di inadeguatezza o difficoltà relazionali.
Per Lacan, la psicoanalisi è un percorso di cura in cui il soggetto prende consapevolezza del proprio desiderio attraverso il linguaggio e all'analista, che diventa il "terzo" che permette di dare senso a ciò che rimane inespresso e inconscio.
Il lavoro si basa sull'ascolto e sull'elaborazione del significato profondo dei sintomi che il paziente porta in terapia. La nevrosi è spesso il modo in cui l'inconscio si manifesta nel quotidiano, un grido silenzioso che cerca di essere ascoltato. La comprensione di questo grido, in particolare nella sua dimensione simbolica e inconscia, è il punto di partenza per il trattamento psicoanalitico.
Freud e Lacan ci offrono strumenti potenti per comprendere la struttura della nevrosi e le dinamiche che la alimentano. Attraverso un lavoro terapeutico di analisi del passato, ma che si focalizza anche sull'attualità del paziente, è possibile avere l'opportunità di conoscere e fare i conti con i nodi della propria storia, provando a fare luce su ciò che è inconscio e che per definizione è difficile da vedere da soli.
Nel mio lavoro, ogni persona ha la sua storia unica, ma tutte hanno in comune il bisogno di essere comprese e integrate. Non si tratta solo di rimuovere un sintomo, ma di scoprire un significato nuovo, più consapevole, in modo da liberare quanto più possibile la persona dalla sua sofferenza.
Concludendo, la nevrosi è una manifestazione complessa della psiche umana e che riguarda buona parte di tutti gli esseri umani. È radicata profondamente nell'inconscio della persona e si manifesta nel rapporto con gli altri e se stessi. Freud e Lacan ci invitano a considerare l'importanza del linguaggio, del proprio desiderio e dei traumi/nodi non risolti della propria storia personale. Il mio lavoro consiste nell'accompagnare il paziente in un lavoro di presa consapevolezza e scoperta di ciò che è vivo e si agita nella propria psiche.